Le strade del Centro-Sud non sono adatte ai ciclisti per l'assenza di manutenzione ordinaria

Mentre guardavo in Tv lo svolgersi del 100esimo Giro d'Italia, mia figlia mi faceva osservare che i corridori, attraversando praticamente da Sud a Nord tutta la Penisola, non hanno quasi mai la possibilità di godere del panorama, avendo lo sguardo praticamente rivolto verso il fondo stradale.
Effettivamente tutti i ciclisti, professionisti e dilettanti, le rispondevo, non potrebbero distogliere lo sguardo altrove, giacchè devono badare principalmente alle condizioni del manto d'asfalto per evitare rovinose cadute. Se si pensa a come devono fare attenzione i corridori nel percorrere il tratto altamente sconnesso della famosissima e storica corsa Paris-Roubeaux, a causa dei numerosi tratti dal fondo viario in pavé, realizzati con cubi di porfido o ciottoli calcarei rotondi, si può capire l'importanza di non distogliere mai lo sguardo altrove.
E perchè, continuava a dirmi, le strade del Centro-Nord dell'Italia sono belle e ben tenute, mentre quelle del Centro-Sud sembrano bruttine con erbacce laterali, lesioni e buche che s'intravedono sulle carreggiate? La mia risposta: anche perchè la nostra Penisola, denominata erroneamente tutta quanta Bel Paese, differisce nella diversa manutenzione stradale comunale, provinciale e statale che si continua a fare normalmente nel Settentrione e non si fa ormai più nel Meridione.
Franco Muolo